Mezza di Frangarto

Luisa's Lab ... 13 novembre 2016

Racereport e sperimentazioni metaboliche dal piccolo laboratorio fai-da-te di Luisa

frangarto

13 NOVEMBRE 2016 – MARATONINA D’AUTUNNO – FRANGARTO (BZ)

…”Correre agita la chimica della felicità”…

Luisa :
DM1 dal 1982
Terapia multiniettiva: Degludec (Tresiba) 14 U – Novorapid 1:20 colazione – 1: 15 pranzo e cena
Ultima glicata 7.4
Il giorno della gara non ho usato il sensore per il monitoraggio della glicemia.

Dopo la mezza maratona di Cremona nella quale avevo apprezzato glicemie ottimali con l’integrazione di una sola caramella, grazie agli input di Cristian e di Doc Mario Vasta, decido di sperimentare in allenamento, in vista della mezza maratona di Frangarto, un’integrazione più sostanziosa abbinando un’aggiunta di insulina.
Purtroppo le 2 gare a un mese l’una dall’altra, non hanno consentito un numero consistente di sperimentazioni: ho fatto due prove all’interno di 2 allenamenti lunghi (superiori a 15 Km) e sono riuscita a tenere la glicemia stabile come avvenuto domenica 13 novembre a Frangarto (stesso schema, come riportato di seguito).
L’unica differenza, rispetto alle sperimentazioni in allenamento, è che a Frangarto, a fronte di una temperatura di 3°C alla partenza, al 15° Km ho preferito bere un po’ di the caldo (zuccherato) invece di acqua (gelida)… E all’arrivo ho rilevato 184 di glicemia.

 IL GIORNO DELLA GARA:

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NOTE:

  • Ho aumentato il bolo della colazione di 1 U per contrastare la mia reazione androenergica.
  • A pranzo ho ridotto il bolo di 1 Unità perché il movimento del mattino avrebbe avuto la tendenza ad abbassare la glicemia. Nonostante questo alle ore 15.00 mi sono ritrovata con 68.
  • Il bolo fatto in gara, al 10° Km, è stato (sia in allenamento sia in gara) di 2 Unità: ho pensato, che facendo un bolo “correndo, un po’ al volo” ci sarebbe stata sicuramente una fuoriuscita… quindi 1 Unità sarebbe stata “insignificante”…
  • Frequenza cardiaca rilevata: media 162; ultimi 20 minuti da 170 a 180.

AGONISTICAMENTE
Per il mese di Novembre ho scelto una Mezza (alla sua XVI edizione) pianeggiante, veloce, interamente tra i meleti (forse un po’ noiosa per questo?!) e poco partecipata (nella medesima giornata c’è anche la Mezza Maratona di Riva del Garda, alla quale ho partecipato l’anno scorso).
Mentre guido in autostrada confido al mio amico Franz i miei 2 obiettivi della giornata: sperimentare il nuovo modo di integrazione con aggiunta di insulina e fare un tempo di 1 ora e 50 minuti. Sono tranquilla e fiduciosa: gli input di Doc Mario Vasta e del Presidentissimo mi hanno spronata a perseguire con determinazione i miei obiettivi. Io e Franz decidiamo di partire assieme e poi ognuno avrebbe fatto la sua gara. 1° Km a bomba sulla scia dei campioni… Dal 2° Km impostiamo il nostro passo. Al 4° Km bevo un po’ di gel. Al 10° Km finisco il gel e subito mi inietto l’insulina sull’addome (per evitare di fare pasticci, rallento e quando mi inietto l’insulina con la penna mi fermo qualche secondo), poi raggiungo nuovamente Franz che nel frattempo ha proseguito nella corsa. Arriviamo al 13° Km in 1 ora e 8 minuti. Corriamo assieme senza esagerare fino al 15° Km (in 1 ora e 18 minuti) tenendo un’andatura media di 5’20 min/Km come mi ero prefissata. Al ristoro del 15° Km preferisco dare alla mia pancia the tiepido (zuccherato) anziché acqua gelida. Rischio di alzare un po’ la glicemia ma chissenefrega! Dopo il ristoro del 15° Km sento la propensione ad aumentare il passo, dico a Franz “Io vado, ci provo. Tu vedi come vuoi proseguire”. Lui annuisce e io procedo sola. Accelero tra il 16° e il 17°. Passo il 17° Km in 1 ora e 27 minuti… mi pare buono… il 18° Km in 1 ora e 32… Ulteriore aumento dopo il 18° Km, mi dico “Luisa, adesso devi pure soffrire un pochino se vuoi migliorare sto tempo sulla mezza! Spingi!” Le gambe girano, ogni tanto do un’occhiata all’orologio e vedo che il passo è sempre un po’ più veloce. Gambe, polmoni, cuore… tutti sincronizzati: una stupenda sensazione!!! Supero qualche donna, qualche uomo. Sono sarcastica nell’oltrepassarli, me la rido. E penso “Questa sono io…?!” Ultime curve tra i meleti e poi, nell’ultimo tratto, un inaspettato pubblico, il tappeto rosso, l’applauso e l’incitamento della gente e il tabellone che segna 1 ora e 48 minuti e 42 secondi. Oltrepasso l’arrivo, rallento tra le persone, mi fermo, mi piego sulle ginocchia e rido… mi sento benissimo!!! Il tempo di realizzare che tutto è andato per il meglio, arriva Franz: “Brava Luisa!” Mi abbraccia e nel suo abbraccio mi commuovo un istante. Glicemia 184. Brava, Luisa! Ben fatto: l’inizio di nuove sperimentazioni. La soddisfazione più grande è come ho corso: un bel progressivo con ottime sensazioni e tanta felicità! Scrivo ai miei famigliari, poi rientro a casa e il mio bambino, Elia, mi accoglie gridando “Nuovo record, mamma!!!! E’ andato tutto bene!!!”…Ah ah ah!!!!!

luisa1