Quattro di fila … Racconti di Triathlon
Race Report di Marco Mangiarotti
#ditipo 1, Cremona
Dopo la frattura del dito del piede (contro il bordo della piscina!!!!), il gg prima della maratona dei Luoghi Verdiani, che mi ha impedito di partecipare, ma non di allenarmi, ho dato il via alla stagione con uno sprazzo di agonismo a fine Aprile nel duathlon organizzato a due passi da casa mia dalla mia squadra di triathlon.
Link articolo Duathlon Cremona
…lo segnalo perchè il finale dell’articolo richiama un passaggio di consegne con mio figlio Mattia, fa molto famiglia…
Triathlon Olimpico di Iseo
A inizio giugno, in una giornata di pioggia, vento ed anche un po’ di grandine, ho corso l’olimpico di Iseo.
La pioggia solitamente non mi da troppo fastidio, ma mi preoccupava un po’ la discesa finale del percorso bike. Il Polaveno lo conosco abbastanza bene e mi piacciono molto i suoi tornanti da fare a tutta, ma meglio se sono sull’asciutto.
Gara:
A nuoto non ho commesso grossi errori, solitamente ad iseo sbaglio le traiettorie, forse stavolta, aiutato dalla giusta scia, è andata un po’ meglio…in ogni caso niente di eccezionale.
La bici è la frazione in cui mi diverto sempre di più ed anche se già ad inizio frazione pioveva a dirotto, ho avuto solo qualche difficoltà nello schivare buche o tenere la giusta direzione in qualche curva, ma tutto in pieno controllo con il giusto livello di tensione. I primi 20km sono pianeggianti e si attraversano i centri di vari paesi con pavè e curve a gomito…bisogna quindi fare molta attenzione e tenere le giuste distanze dai compagni di gara nelle vicinanze…Poi cominciano le salite, a quel punto l’acqua ed il fondo stradale non sono più un problema. Sono salito bene, senza fuorigiri ad un passo abbastanza buono. Sentivo che stavo recuperando, tanto che alla fine della prima salita avevo raggiunto le prime 20 posizioni. La discesa dal Polaveno fortunatamente era ancora asciutta quando ci siamo passati noi ed al termine della frazione ero nei primi 15. Ho cominciato la corsa a piedi abbastanza fresco, sia perchè la pioggia non mi aveva certo surriscaldato, sia perchè la discesa “serena” non mi aveva spaccato le gambe. Mi rendevo conto di correre abbastanza bene, confermato da un buon tempo di frazione e da un ottimo risultato assoluto al traguardo. 13° assoluto, primo di categoria M1 e soprattutto a poco più di 10minuti da Facchinetti, vincitore della gara, per poco non qualificato alle olimpiadi…A confermare il buon risultato anche il fatto che Facchinetti ha battagliato tutta la gara con Chitti, non risparmiandosi di certo…A mente fredda credo di aver fatto una delle mie migliori gare degli ultimi anni.
Glicemicamente:
8.00 sveglia e 5u e Glicemia indicativamente a 120 basale costante a 0.5u/h
8.30 colazione std pane burro marmellata caffe frutta jogurth ~50g CHO
9.00 partenza per iseo e glicemia in salita rapida
10.00 glicemia a 200 2u
10.30 glicemia in salita 3u tensione gara e toast ~40g CHO
11.30 glicemia smette di salire ~220
12.30 partenza con glicemia in calo ~180 quindi bevo mezzo succo di frutta ~12g CHO. Tolgo il microinfusore. Niente basale quindi.
13.00 finisco il nuoto glicemia in calo ~120
13.15 bevo un enervitene cheerpack ~40g CHO
14.15 finisco la bici ~180 e comincio la corsa. Non mi alimento o bevo nulla.
14.50 gara finita ~180
Analisi:
Confermato il fatto che dopo il nuoto la glicemia è sempre in calo. Se mi faccio un bolo significativo 2h prima della gara e mangio un toast o simili (proteine + CHO) prima della gara, poi, durante la gara ho un po’ di energia in più, la coda del bolo che mi protegge da superiperglicemie e mi permette anche di mangiare qualcosa in bici. Senza il bolo prima della gara, se mi fossi bevuto il cheerpack, sarei schizzato a 300 in un attimo. Con il caldo e la disidratazione questi effetti poi si amplificano.
XGardaMan @ToscolanoMaderno
La settimana dopo la mia squadra organizzava l’XGardaman a Toscolano. La gara cross country su distanza “olimpica” faceva parte del campionato Italiano di triathlon Cross, quindi erano attesi i migliori crossisti d’Italia. Ovviamente essendo organizzata da noi, ci tenevo a far bene. Non ero in casa, ma quasi…Al Sabato era prevista la gara su distanza Extreme: praticamente facevano il doppio del nostro percorso della domenica. Quando i primi stavano per finire la loro frazione i giudici hanno dichiarato la sospensione e il conseguente annullamento della gara a causa di una mega bomba d’acqua che da un’ora stava allagando Toscolano e creava veri e propri torrenti sui sentieri delle montagne circostanti. Il gg dopo l’emergenza era terminata ma il percorso ne aveva risentito ma il gran lavoro degli addetti ha permesso di correre divertendoci ed in sicurezza.
Gara:
Non ero molto in forma, forse anche a causa della strana azione della fiala di insulina che avevo iniziato il gg prima. Le glicemie erano insolitamente alte a parità di dosaggi e credo che questo abbia condizionato anche la resa in gara. Quando abbiamo cominciato la frazione di nuoto, il cielo era plumbeo, il lago era mosso e le boe al largo indicavano onde intorno ai 50-80cm. Al largo le nuvole nere basse sparavano fulmini verso lo specchio d’acqua. Una situazione poco incoraggiante, ma fortunatamente senza temporali o bombe d’acqua come il gg precedente. A nuoto cominicio male, il raffreddore rimediato a Iseo mi faceva respirare male, così sono andato un po’ nel panico e dopo poche bracciate ho dovuto rallentare riprendere tranquillità e ritmo e ripartire quasi tra gli ultimi del gruppo. Gradualmente ho recuperato uscendo circa tra i primi 30. I primi però erano avanti già 3 o 4 minuti…le posizioni interessanti ormai erano andate. In mtb ho cercato subito di recuperare quante più posizioni possibile, ma non mi sentivo la gamba di Iseo…in ogni caso ho cercato di guidare in sicurezza e pulito…in salita alla fine recuperavo molto anche grazie alla forca rigida. Questa scelta pagava certo in salita ma sulle discese smosse bagnate e sassose richiedeva un po’ di cautela…quindi in discesa perdevo un po’…Ho messo giù la bici intorno alla 10° posizione. A piedi ho cominciato a ragionare sulla mia posizione stando attento a non farmi male in discesa…ho preso il primo della mia categoria passandolo in salita. In discesa ho controllato il suo rientro e nei km finali ho ripreso un passo più rapido in modo da assicurarmi almeno la vittoria di categoria. Alla fine, 8° assoluto. Compito eseguito con onore, ma senza una superprestazione. Son convinto che non fosse la giornata buona. Avrei potuto fare forse meglio, ma alla fine ho portato a casa un buon risultato senza prendere mai rischi eccessivi e quindi divertendomi anche se una gara cross è sicuramente più tesa e nervosa di un normale olimpico.
Glicemicamente:
Senza dare una tabella oraria, per tutta la notte precedente che al mattino successivo, le glicemie sono state insolitamente alte. La mattina sempre sopra 200 benchè mi fossi fatto quasi il doppio della insulina del solito…la gara cominciava alle 10.30, quindi colazione alle 7.30 e solo 2u pregara accompagnate da 20g CHO di succo di frutta. 0.5u/h di basale. Il micro l’ho staccato 20′ prima della partenza. In gara niente basale quindi.
Dopo il nuoto glicemia in leggerissimo calo ma sempre ben sopra 200.
Dopo 1h di bici glicemia scesa a 180, ho mangiato 10gCHO (un piccolo gel di MGKvis). Da lì in poi glicemia sempre sopra 200. Con un totale di più di 2h.30′ di gara molto muscolare e tesa non ho mangiato nulla…insulina certamente con qualche problema.
Analisi:
Ogni confezione (addirittura fiala) di insulina è storia a se…ogni volta cambiano i tempi di azione e rapporto u/CHO o u/glicemia…se possibile evitare di cambiare la fiala proprio il gg prima della gara. Almeno un paio di gg di studio della risposta può aiutare a prevedere le dosi ottimali o anche a cambiare fiala…Per il resto confermato tutto quanto solitamente accade in un olimpico.
Triathlon Olimpico Bardolino
Non era previsto, ma se ti chiedono se vuoi andare a Bardolino, non si può certo dire No…Così 6gg dopo essermi spaccato gambe, cul..e piedi a Toscolano, ho pensato bene di farmi un rilassante e sereno Triathlon Olimpico di Bardolino. Finalmente il sole. Soprattutto stavolta volevo godermela. Ma…la gara è la gara. Così se penso ai dolori addominali patiti durante la frazione a piedi corsa quasi a tutta (bisogna sempre dire “quasi” per tenersi del margine…si sa mai), non direi di essermela proprio goduta…
In ogni caso, credo di aver nuotato abbastanza bene, purtroppo però partivo nella batteria dei primi del ranking ed i migliori erano tutti nuotatori molto più forti di me…lo zoccolo duro dei mediocri come me partiva nella batteria successiva e così mi son ritrovato praticamente solo a correre la frazione di bici. Ho fatto un tempo pessimo se confrontato con chi ha fatto la bici in gruppo, ma Bardolino è così, se vuoi andare bene devi nuotare forte, attaccarti al treno buono in bici senza disperdere troppe energie, per poi dar tutto a piedi. Conscio di questo, mi son gestito in bici senza risparmiarmi troppo, una delle moto guida ha sbagliato strada, gli sono andato dietro, mi ha inseguito un poliziotto in moto che mi ha recuperato e scortato di nuovo sul percorso…avrò perso circa 1 minuto (ma possibile che a Bardolino, l’olimpico più importante d’Italia, una delle moto guida sbagli il percorso?!)…Va beh…ho messo giù la bici non certo riposato dopo una frazione un po’ troppo tribolata e solitaria, ed ho cominciato a correre con buone sensazioni in mezzo al traffico dei 2500 partecipanti…uno slalom continuo a cui però si fa presto l’abitudine…faceva caldo ma è capitato di peggio. Alla fine credo di essere arrivato più o meno nei primi 80, ovviamente insoddisfatto 5° di categoria con un tempo discreto a piedi che conferma un buon stato di forma in quella frazione. Ero certo però di stare ancora meglio in bici, ma di non essermi potuto esprimere rispetto agli altri in gruppo. E la cosa mi infastidiva non poco…
Glicemicamente:
Sono testardo ed ho voluto risperimentare le condizioni della settimana precedente. Stessa confezione di insulina, ho cambiato la fiala il gg prima della gara…e di nuovo glicemie troppo alte sin dalla notte. Mi rifiuto di pensare che fosse lo stress pregara…in confronto alle condizioni di Toscolano, Bardolino è uno sprint…volevo godermela, non ero per niente teso e non avevo alcuna velleità dato che sapevo che non è certo la mia gara. Confermato quindi che la scatola delle fiale andava buttata, e così il gg dopo ho fatto. Però il gg della gara ho dovuto usare quell’insulina poco reattiva, adottando il solito schema:
Colazione come ogni gg.
Bolo e merenda con 40gCHO e proteine ~2h prima della gara
Stacco il micro, basale 0 durante la gara
Prima del nuoto glicemia in calo ho bevuto 20g CHO di succo.
Dopo il nuoto e nei primi istanti della bici glicemia in calo ~120, ho mangiato un enervitene cheer pack.
Da quel momento, glicemia in salita, anche per tutta la corsa. Finito sopra 200.
Analisi:
Nonostante una insulina poco reattiva, e non aver smaltito il carico della gara di Toscolano, non ho patito troppo la fatica in gara, secondo me lo schema con bolo significativo con merendone pregara (2h prima) è la giusta strada.
Triathlon Olimpico Recco
Finalmente un weekend di riposo/allenamento e poi campionati Italiani di Triathlon Olimpico a Recco.
1000 e passa partecipanti a Recco sono forse un numero troppo elevato per l’ospitalità Ligure, ma il posto e i percorsi sono spettacolari. Parcheggiata l’auto praticamente in un’altro paese, ho raggiunto la zona cambio in bici e finalmente mi son concentrato sulla gara. La zona cambio era impressionante, se a Bardolino con la zona cambio a due piani avevano fatto qualche cosa di nuovo e spettacolare, qui a Recco la zona cambio labirinto era davvero estrema. Ingressi multipli e biciclette ovunque ci fosse posto, le foto parlano da sole…ma il posto e i percorsi sono spettacolari.
Le partenze erano divise per categoria, avevo fatto un pensiero al bronzo, ma gli avversari della mia categoria erano molto ben assortiti. La lotta per oro e argento era cosa tra i primi due, un’altro pianeta sopra tutti i partecipanti (infatti si sono classificati primo e secondo assoluti oltre che di categoria M1). E poi c’era ò’incognita Mirko Celestino, campione con bici da strada ed in MTB…anche lui M1.
Un bel sole, ma il mare era davvero mosso, onde decisamente sopra il metro, con cavalloni davvero complicati da scavalcare nei primi metri vicino alla spiaggia…le ragazze partite per prime ci avranno messo 3′ a fare 50metri…
Non credo di aver nuotato al meglio, non ho fatto casino, ho scavalcato le onde deciso e senza panico, ma continuavano a sballottarmi qua e la e son convinto di aver fatto qualche metro in più…avrò perso si e no 1′ a causa della mia incapacità a tenere la rotta. La prima salita in bici era un po’ troppo poco ripida per i miei gusti e per fare una azione più significativa me la sono fatta tutta con il 53. In discesa ho attaccato più che potevo continunando a recuperare posizioni, ma senza mai avere coscienza della mia reale posizione di categoria, dato che le partenze con batterie divise per categoria non danno la percezione della propria posizione in gara dove ci si mischia tutti. Finalmente nel mettere giù la bici ho potuto realizzare il mio piazzamento…c’erano altre 4 bici parcheggiate, nella zona cambio destinata agli M1, quindi significava che ero quinto. A piedi subito al primo giro avevo davanti il 4° e l’ho passato , poi il 3° dopo un paio di km…ero bronzo, correvo abbastanza bene ed i primi due erano imprendibili. Ho quindi gestito la posizione accumulando 1’30” di vantaggio sul quarto, fino a che sul traguardo ho trovato stanchi e già arrivati due miei avversari di categoria…noooo…ero quinto…il terzo mi aveva dato 2′ ed il quarto 1’…ci ho messo un po’ a realizzare la cosa, ero convinto di averli passati in bici, ma mi sbagliavo…nella confusione in zona cambio non avevo considerato un paio di bici e va beh…sogni di bronzo sfumati. La prossima volta nuoterò meglio. Resta la conferma di stare bene a piedi, ed anche abbastanza bene in bici. Le salite erano un po’ troppo facili per i miei gusti, ma complessivamente mi son comportato discretamente. Dai primi due assoluti e della mia categoria ho preso una decina di minuti (avrei dovuto prenderne un paio meno per essere soddisfatto) ma a Celestino io ne ho dati di più…e in bici ho quasi fatto il suo tempo (che non è stato di certo il migliore).
Glicemicamente:
5.00 Sveglia ore glicemia 100
5.30 Colazione ore 5u 50gCHO focaccia jogurth e frutta e colazione diluita nel viaggio verso Recco.
7.00 Parcheggio auto e preparazione per gara 180 glicemia in salita
8.00 glicemia in discesa 160 bevo un succo + 1u
8.30 partenza con microinfusore staccato 0 basale
9.00 finito nuoto 160 glicemia
9.30 ai 20km di bici bevo un enervitene 40g CHO glicemia in leggero calo 140
10.15 fine bici glicemia 180 in salita
10.50 fine corsa glicemia 180 è salita e ridiscesa
Di sicuro l’insulina stavolta era meglio delle ultime. Inoltre ero sicuramente teso. Sapevo che potevo giocarmi una medaglia e le aspettative tendono ad aumentare lo stress e la glicemia quindi.
Analisi:
Partenza al mattino molto presto gestita meglio del solito. Di solito le sveglie così presto mi fanno stare bassa la glicemia per le prime 2h per poi salire dopo le 7 in modo molto rapido ed ingestibile. Vedi Idro l’anno scorso…Stavolta tutto è andato bene. Forse per effetto della colazione un po’ diluita nel viaggio.