FIRENZE MARATHON 2016

Daniel Normann racconta la sua "prima" maratona

articolo di Daniel Normann, ditipo1, RE

La maratona di Firenze era una gara che volevo fare da molto tempo e sono felice di aver corso la mia prima maratona (escluso Ironman) in questa bellissima città.

Da aprile ho cambiato lavoro e dalla consulenza sono passato ad un lavoro più stabile in banca. La scelta è stata dettata anche dal Diabete. La vita da consulente con continue trasferte e spostamenti senza poter dedicarmi all’attività sportiva aveva ripercussioni negative sulla mia glicemia e pertanto non era adatto come progetto di lungo periodo.

Con il cambio di lavoro ho avuto anche più tempo per allenarmi e a settembre ho deciso di iscrivermi alla maratona e grazie anche ad un bravissimo allenatore e ad un bel gruppo di compagni di corsa mi ero dato l’obbiettivo di finire la maratona in 3 ore e 45 minuti.

 

Gli allenamenti sono andati bene e riprendendo a fare sport con più costanza anche la gamba iniziava a girare meglio. Purtroppo un po’ di infiammazione al tendine non mi aveva permesso di fare i lunghi ma nonostante questo il mio obbiettivo, non comunicato al coach, era cambiato. Volevo finirla in 3.30.

Due settimane prima della maratona di Firenze ho corso la mezza maratone di Riva del Garda in 1:36:15. L’occasione della mezza mi aveva permesso anche di testare la mia strategia di integrazione che prevedeva un gel di malto destrine ogni 5-7 km.

Con queste premesse arrivo il giorno della Gara, la giornata è splendida e per essere a fine novembre anche piuttosto calda.

Mi sveglio alle 5.30 e la mia glicemia al mattina è piuttosto alta 210 (mi capita purtroppo spesso in autunno di avere iperglicemie notturne).

Faccio una colazione leggera a base di carboidrati e mi inietto 10 unità di novo rapid.

  • 1 caffe
  • 1 tazza di latta di soia
  • 80 grami di pane nero con burro e marmellata

Alle 7.00 prima di entrare in griglia mi faccio un ultimo stick e purtroppo ho la glicemia altissima (320). Decido quindi di farmi 6 unità, considerando che la sommatoria dell’insulina delle 5.30 e delle 7 mi abbassi la glicemia entro un’ora a 150.

Non avendo corso precedenti maratone finisco in ultima griglia. E i primi 5 km faccio un po’ di fatica a superare le persone nelle strette vie fiorentine ma per i primi 28 km tutto bene. Riesco a correre sempre sotto i 5 al km e sono ampiamente sotto le 3.30 come previsione di arrivo (passaggio alla mezza in 1:42:30)

Dal km 32 in poi incomincio a fare una grande fatica e al km 38 si spenge la luce e purtroppo arrivo alla fine della gara in 03:34:55 continuando, negli ultimi 4 km, a dirmi che avrei dovuto fare i lunghi.

Dal punto di vista della strategia di integrazione le cose sono andate molto bene. Stimando che alle 8.15 sono partito con una glicemia di circa 150 sono arrivato all’arrivo con una glicemia di 85 seguendo il seguente piano di integrazione: