APPS & DOWNS - Quattro giorni sui pedali da Verona ad Arezzo 1-4 novembre 2016

Tappa 1-2

schermata-2016-11-23-alle-21-54-36 T1 > Verona-Massenzatico (RE)

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Apps&Downs atto primo.
Apps&Downs … su e giù per gli appennini.
Oggi giù, nelle basse lande tra Verona, Mantova e Reggio Emilia.
Monotona pedalata padana fino a Massenzatico (RE) con motel economico prenotato via smartphone e app booking.com.
Da gestore a utente il passo è breve.
Cielo nuvoloso, ma niente nebbia.
Rapporto agile, velocità costante … la forma e l’adattamento fisiologico alla bicicletta altro non mi consentono.
Si segnala l’attraversamento degli abitati di Vigasio, Trevenzuolo, Castelbelforte e Ghisiolo per giungere a Mantova. Passerella per il centro storico lambendo Palazzo Te’.
Poi di nuovo provincia e solitudine: Cerese di Virgilio, fiume Po’, Motteggiana, Gonzaga, Reggiolo, Novellara, Bagnolo in Piano.
100 km e 100 mt di dislivello positivo, somma dei cinque cavalcavia affrontati.
Tappa, come immaginato, senza lode, senza gloria, in avvicinamento agli Apps.
Nessun check-up della bici prima di partire a parte la pressione delle gomme e un po’ di olio fresco sulla catena.
Risultato: freno a disco posteriore inesistente, l’anteriore appena il giusto, ma con un lieve sfregamento che pregiudica la scorrevolezza schermata-2016-11-23-alle-21-54-25della ruota anteriore.
Il cambio funziona, ma da smanettare con dolcezza onde evitare rotture di catena e guasti, specie se è il primo novembre e se si è pessimi meccanici e soprattutto senza strumenti e pezzi di ricambio al seguito.
Tutto fortunatamente fila liscio, niente di rilevante: nessun incontro, poca gente in giro, cimiteri a parte.
Pensavo di fare meno fatica: non ho forzato, mi sono alimentato regolarmente, ma sono arrivato più stanco del previsto. Perdo colpi. Pazienza.
Serata in solitudine al motel Galaxy. Unico cliente “regolare” … gli altri sono “rifugiati” ma non cenano nella sala ristorante.

T2 > Massenzatico (RE) – San Marcello Pistoiese (PT)

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Apps&Downs … atto secondo
Colazione con uso sala in esclusiva. 7.28 in punto in sella!
Pianura e traffico dei “commuters” padani.
Improvviso, cartina alla mano, ma senza ricorrere al gps, passaggi tra stradelli secondari di campagna fino a raggiungere Sassuolo.
Finisce qui la fase “Downs” e inizia quella “Apps” … Sp 20 del Pellegrinetto.
Si sale verso il Castello di Montegibbio, e poi la strada prosegue tra saliscendi a volte impegnativi, almeno per me.
Montebaranzone, Varana Sassi, San Pellegrinetto, Serramazzoni. Sconosciuti paesini dell’entroterra emiliano. Le gambe non girano come vorrei per una serie di fattori concomitanti: forma scadente, bici pesante, morale non proprio alle stelle con cielo grigio deprimente.
schermata-2016-11-09-alle-10-17-51Il sole ogni tanto fa capolino tra le nuvole. Le temperature sono accettabili e mi consentono di pedalare in calzoni corti, senza copriscarpe, alternando al bisogno manicotti e gilet antivento.
Agricoltori-eroi su trattori arano e dissodano seminativi su terreni ripidi e ostici. Uno spettacolo ammirarli compiere manovre ardite sui loro mostri d’acciaio.
Io pedalo lento e regolare sul mio cavallo di alluminio, rilanciando in pianura, alleggerendo in salita e frenando morbido in discesa.
Giungo a Pavullo nel Frignano. Qui un po’ di traffico e confusione urbana.
Poi la lunga ascesa al passo dell’Abetone rigorosamente sulla SS 12.
Di nuovo a zero traffico. Una salita lunga, con lunghi tratti di avvicinamento in falsopiano.
Poi su fino a quota 1200. Un salto di catena mentre smanetto sul cambio con caduta morbida praticamente da fermo. Sgangio rapido? Nessuna conseguenza avvertita nell’immediato.
Si riscende a quota 900 in quel di Pievepedelago e da qui 12 km fino ai 1400 de l’Abetone.
schermata-2016-11-23-alle-21-54-03Un occhio alla strada, uno all’orario. Dovrò sfruttare tutte le ore di luce a disposizione, e non solo.
Il timido sole scompare definitivamente una volta in vetta, dove ben vestito e con protezioni antivento mi lancio in discesa. Decisamente più bello il versante toscano, sempre immerso nel bosco.
Abetone Terra del Mirtillo.
Prudenza e velocità controllata: con i freni, o meglio, con l’unico freno che mi ritrovo, meglio non lanciarsi troppo.
Una timida pioggia comincia a cadere.
Avanzo comunque tranquillo, al caldo e parzialmente asciutto fino ai 400 metri di altitudine.
Bivio della Lima per San Marcello Pistoiese. Ultimi 4 km e 200 metri di dislivello. Riparato sotto una tettoia indosso l’assetto anti pioggia ora necessario.
Riparto al buio e sotto scroscio battente con lampada frontale accesa.
Una mezzoretta pedalando di conserva fino a trovare l’albergo Giardini.
Gestore gentile mi attende. 2600 metri di dislivello in 140 km … qualche chilometro in meno del previsto, ma molti dipiù in più.
Solito protocollo: sistemazione in stanza, asciugatura panni, doccia, riposino, messaggi a chi mi vuole bene, annotazione dati, cena completa a menu fisso 15 euro bevande escluse e … a letto presto.
Il costato ora duole un po’ … la caduta si fa sentire.

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