XTerra? What is XTERRA?
Race Report by Simone “Sciorty” Sciortino #ditipo1 dal 2004
[ con qualche ndr by Presidentissimo DNL]
Consigliato da un amico Ironman di vecchia data che d’ora in poi chiamerò Terry, decidiamo di partecipare in una gara rientrante nel circuito Xterra Europe, che si svolge a Cipro, nella stupenda cornice di Lara Beach (Pafos) e che consiste nel nuotare per 1500 metri nel “mio” Mare, il Mediterraneo, dopodiché fare 36 km in MTB tra le montagne e le rocce proprie dell’ambiente naturale Cipriota ed infine correre 10 km di Trail alternando tratti sabbiosi a scogliere a picco sul mare.
Si parte quindi per una nuova avventura in terra straniera.
Volo da Roma Ciampino venerdì 20, atterriamo in perfetto orario per dedicare il pomeriggio ad una “accurata” spesa per le colazioni del mattino e per fare una sgambatina di 6 km per sciogliere le gambe tenute immobili per 3 ore di volo Ryanar :-/. [volete viaggiare a costo zero e stare pure comodi come in business… ndr]
Il clima è abbastanza caldo ma grazie ad un leggero vento la sensazione di correre nel lungomare di Pafos è davvero piacevole (sarà stato anche il passo tartaruga che si aggirava intorno ai 5’20”/km).
Si avvicina l’ora della prima cena in terra straniera, ovviamente essendo accompagnato da una buona forchetta, gli schemi della mia dieta pre-gara saltano già dal venerdì di fatti ci concediamo una cena a base di meze che è stata una bomba, in tutti i sensi!
Per digerire siamo stati circa un’oretta a passeggiare così da andare a dormire abbastanza tranquilli ed esser pronti per il sabato.

Il programma del sabato prevedeva:
- Ricognizione del percorso Bike [… oh, come i VERI campioni, qui fanno pure la ricognizione del percorso 🙂 ,ndr]
- Briefing Gara
- Cena
La ricognizione la facciamo nell’orario peggiore della giornata ovvero le 12:30 con una temperatura che arrivava anche a picchi di 34°.
Come colazione ho optato per un classico: biscotti-succo-caffè e mandorle per un totale di 50 cho per i quali ho fatto un bolo di 2,5 unità [ovvero il nostro Sciorty ha applicato un rapporto insulina cho pari a 1:20]
Il giro l’abbiamo fatto appositamente lento per studiare al meglio i tratti maggiormente impegnativi e tecnici ma ci ha comunque comportato un notevole impegno sia dal punto di vista muscolare sia a livello di concentrazione e attenzione motivo per il quale era indispensabile tenere la glicemia sempre nel range dei valori ottimali 80:160.
Nei casi in cui mi trovo in un iperglicemia noto spesso e volentieri congiuntamente anche il calo della mia soglia di attenzione, cosa che in un percorso Extreme come Cipro non potevo assolutamente permettermi di avere.
Completato il giro durante il quale ho bevuto una borraccia con Sali e mangiato una barretta enervit (25 cho).
Dopo una veloce doccia e un piccolo spuntino (1 mela e dei biscotti) [… dei biscotti? Quanti, Quali, lo sai che un frollino, e a Cipro era di sicuro un biscottone, minimo sono 12 gr di cho l’uno … quindi ne avrai mangiati almeno 3-4 più la mela fanno minimo 70 gr di cho … spuntino? con bolo o defensive eating … si pronuncia “dìfènsiv ìting” ndr], andiamo diretti al briefing Gara e ritiriamo finalmente il pacco gara con il nostro pettorale.
Come tutti i briefing di questo tipo di gare, l’atmosfera è stupenda, su circa 60 partecipanti [e ci fanno pure le classifiche di categoria con 60 iscritti? … ndr], eravamo solo 4 italiani ed il resto di atleti provenivano da diverse parti del mondo.
La giornata la concludiamo con una cena sul presto in modo tale da non andare a dormire tardi e ricaricare al massimo le batterie.
Questa volta il buon Terry mi ha stupito, sapendo che avrei dovuto fare il famoso carbo-load mi propone di andare a mangiare un tranquillo piatto di riso con verdure nel miglior ristorante di Pafos che ovviamente è indiano! LoL!!!!
Ricordo benissimo le parole rassicuranti del proprietario che dopo avergli spiegato che l’indomani avremmo dovuto affrontare una gara di triathlon impegnativa dunque di non caricare di spezie, mi rispose “keep calm no spicy”. Come potete immaginare il “no spicy” per loro equivale ad un concentrato di spezie per noi. Anche questa volta il Terry me l’ha combinata. Devo comunque spezzare una lancia a suo favore in quanto il cibo era davvero ottimo e durante la gara non ho avuto alcun tipo di problema gastrointestinale J.
Purtroppo subito dopo la cena ho avuto un’ipoglicemia che ho corretto in malo modo (gelato, errore da principiante) ed ovviamente mi ha fatto il rimbalzo la mattina seguente svegliandomi con un “bel” 254 (grrrr) […. tranquillo Sciorty, sono cose che capitano… ndr]
GIORNO DELLA GARA:
Sveglia ore 6, la partenza è prevista per le ore 9 e la zona cambio (per lasciare le bici e sistemare tutto l’occorrente per affrontare le due frazioni di bici e corsa) chiude alle 8:30.
La colazione è collaudata dal giorno prima quindi biscotti+caffè+succo e mandorle e porto con me un fruttino Zuegg [27 cho?, ndr] per mangiarlo prima del nuoto in base al valore glicemico rilevato [qui dovresti meglio argomentare … sembrerebbe che le integrazioni fossero legate SOLO ed ESCLUSIVAMENTE alle glicemie, e NON alle richieste energetiche dell’atleta … ehm ehm … ndr]
Arriviamo in perfetto orario per scaricare le bici, montarle e sistemarle in Zona Cambio (ZC).
Il clima è perfetto c’è il sole ed un leggere venticello che smorza un po’ la percezione del caldo e muove un po’ il mare.
Organizzazione ZC:
- Per quando esco dal nuoto:
- Pettorale con tasca e 3 gel e una barretta dentro
- Scarpe bike con calzini;
- casco;
- occhiali da sole;
- fascia compressor per la testa;
- Fascia cardio;
- Bottiglia con Magnesio e potassio;
- Per quando finisco bici:
- Scarpe corsa
- 2 Maltoshot
Zona cambio sistemata, indosso la muta e andiamo con Fabrizio in spiaggia per “assaggiare” l’acqua e dare due bracciate.
Usciamo dall’acqua, avendo deciso di tenere il microinfusore, riduco la basale del 90%, lascio giusto un 10% ed avendo rilevato dal sensore come ultimo valore di 140, mangio il Fruttino Zuegg, [vedi sopra, ehm ehm, ndr] dopo un veloce briefing si parte, prima i PRO e subito dopo noi AGE GROUP.
Come al mio solito parto molto forte sfilo davanti al mio amico Fabrizio che poi ritroverò in ZC già pronto per partire in bici. Il nuoto era all’australiana (ovvero due giri da 750 metri dunque si usciva dall’acqua e si rientrava).
Terminato il nuoto mi rincuora vedere Fabrizio in ZC, ho pensato che tutto sommato non era andata male.
In zona cambio me la prendo super comoda, la settimana prima ho gareggiato al Challenge di Roma (1,9 km nuoto- 77 km bici e 20 di corsa) senza calzini ed ovviamente ero pieno di vesciche [vedi a fare il fighetto triahtleta depilato senza calzini …. ndr]
Non potevo permettermi di correrci ulteriormente sopra dunque:
- asciugo per bene i piedi, metto i calzini ed anche un compeed (che non ne voleva sapere di attaccarsi) sopra la vescica più fastidiosa.
- Bevo la soluzione di Sali che avevo lasciato appositamente e vado.
- Imposto la basale del micro al 50%
- Casco, Fascia, occhiali, pronti!

Fortunatamente sfrutto un po’ di scia di un tizio che accortosi di me infastidito con due pedalate se ne va L.
Il percorso lo conoscevo, dunque in attesa che prendesse il sensore non ho integrato, prima di iniziare la salita sul tratto sterrato pianeggiante a tratti sabbioso, il sensore mi da un bell’80 di BG, ottimo vado di Malto Shot [vedi sopra bis, ehm ehm, ndr] per affrontare al meglio la prima salita. Terminata la salita c’è uno dei due ristori previsti (l’altro è a fine primo giro, dopo un lungo discesone), quindi decido di mangiare una barretta enervit per i seguenti motivi:
- Da quel punto in poi vi erano pochissimi tratti dove potevo lasciare il manubrio;
- Ho approfittato del ristoro per mandarla giù meglio con dell’acqua;
- Non essendoci sforzi esagerati, in quanto c’era la discesa e poi il piattone iniziale, a differenza del Gel, la barretta mi stabilizza maggiormente la Glicemia e non faccio picchi che possono indurirmi ulteriormente le gambe;
Inizia quindi lo spettacolo, discesa (essendo un ricercatore di adrenalina 😉 ) nel tratto in discesa recupero svariate posizioni.
Purtroppo in una discesa dove conducevo a mano la bici, il sensore attaccato sulla parte alta del gluteo impatta con la sella della bici tuttavia senza staccarsi.
Terminato il primo giro, il sensore stranamente inizia a darmi allarmi di ipoglicemia, molto strano dato che avevo integrato regolarmente. Penso subito “ma non è che con quella botta si è staccato e da dei valori errati?” I dubbi durano poco poiché a circa 2 ore di gara dopo aver integrato con un altro Gel, il sensore continua a suonare senza dare cenni si ripresa.
In bici ho gestito molto bene le forze e non ho imballato troppo i muscoli e sentir bene le gambe mi facevano stare ancor di più tranquillo sul fatto che non stavo in ipoglicemia.
Arrivo in ZC per posare la bici, indossare le scarpe e partire per la corsa. Il caldo adesso si sente e pure tanto, il sensore continua a suonare, ma parto lo stesso promettendomi che a circa 1 ora dal Gel preso in bici avrei preso un altro Gel per stare in totale sicurezza [ehm ehm … in sicurezza ci sei, perchè fare sport agonistico anche con il DT1 è una bella esperienza, cioè non significa andare in guerra, casomai un gel per “portare benzina ai muscoli” come da manuale della fisiologia dello sport, ndr]
Così a circa 15’ dall’inizio corsa e circa 3 ore dall’inizio gara prendo un altro Gel che mi aiuta ad affrontare una corsa davvero dura in quanto gran parte si svolgeva su tratti sabbiosi e rocciosi [ah ecco, così ci piace! ..ndr]
Nei tratti lungo mare ne approfittavo per godere di una vista a dir poco spettacolare, quasi mi veniva vogli di nuotare anziché correre.
Le gambe in quei tratti sabbiosi mi abbandonano, benzina finita forze zero, cerco di minimizzare i danni correndo dove possibile e camminando nei tratti dove i piedi affondavano nella sabbia.
Fortunatamente sono solo 10 km che passano abbastanza velocemente così che arrivo con un mezzo sorriso all’arrivo dove ad aspettarmi c’era il Terry che giustamente mi dice “ no tranquillo, fai con comodo” J. Diciamo che se fino alla bici mi ero davvero goduto la gara alla grande, a corsa un po’ ho accusato specialmente sui tratti duri.
Tirando le somme avevo per la prima volta concluso una gara XTERRA su distanza full!!! J ricordo che non volevo nemmeno iscrivermi quando Terry me lo propose.
La prima cosa che faccio è alzare i pantaloncini e verificare sto benedetto sensore che tra vibrazione e allarme mi aveva abbastanza “scassato la minchia”[linguaggio scurrile, Sciorty … così ci piace!, ndr]
Ovviamente si era staccato ma la parte di cannula era rimasta leggermente sottocute ecco spiegato il motivo per il quale ha continuato ad indicarmi dei valori totalmente errati.
Ultima cosa ma non per importanza sono andato a podio!!!! J.
Eravamo seduti a vedere le premiazioni, (il primo prendeva la slot per il mondiale XTERRA a Maui), quando chiamano “Simon!?”
Mi giro verso Terry e gli dico: “Fabri, ma mica so io?!”, con la sua tranquillità Terry mi fa “e vai a vedè” (diciamo che anche a lui suonava strano).
Incredulo vado a chiedere, ebbene si ero proprio io!!!! Strafelice come se avessi vinto salgo sul podio e stampo un sorriso a 36 denti pensando e convincendomi sempre di più che forse forse anche gli atleti diabetici possono dire la loro in una gara così durà come l’Xterra!
Ce ne torniamo in Italia con due bei podi di categoria, io terzo, Terry secondo, subito pronti per la prossima Gara! [Grande Sciorty, avanti così, e perdona i cazziatoni… aspettiamo tanti altri race report … ndr]