Trail Valli Etrusche

27 marzo 2017 • Luisa Race Report

26 MARZO 2017 – TRAIL DELLE VALLI ETRUSCHE

MONTECCHIO, CASTIGLION FIORENTINO (AR) • 32 Km + 1400 m

“OGNUNO LASCIA LA SUA IMPRONTA NEL LUOGO CHE SENTE APPARTENERGLI DI PIU’” • Haruki Murakami “L’arte di correre”

LUISA CAMPREGHER > DM1 dal 1982

Terapia multiniettiva: Degludec (Tresiba) 15 U – Novorapid 1:20 colazione; 1:15 pranzo e cena

Ultima glicata 7.4

Il giorno della gara ho usato il sensore Freestyle Libre per il monitoraggio della glicemia.

Sono venuta a conoscenza di questo Trail casualmente, in Facebook. Tre distanze: 14 Km +800m, 32 Km +1400 m, 50 Km +2700 m. La 32 Km fa al caso mio! Subito mi ha entusiasmata l’idea di partecipare ad una nuova gara: non mi piace iscrivermi ogni anno alle medesime competizioni! E l’idea di scoprire nuovi angoli della nostra penisola con il pretesto di una gara, è davvero una delle cose che mi piacerebbe continuare a fare…

Correre per me significa poter vedere nuove terre, incontrare nuove persone, allargare gli orizzonti… tutti gli orizzonti, compresi quelli fisici, mentali, affettivi e spirituali.

Cavalcando quest’onda…ho subito pensato di coniugare la gara ad un paio di giorni di vacanza con la mia famiglia. Ho coinvolto in questo week end, oltre a mio marito e a mio figlio, i miei genitori: erano stati loro, agli inizi degli anni ’90, a farmi conoscere questa magnifica Regione, percorrendo e visitando vari luoghi a bordo di un camper ed ora volevo essere io a condurli nel visitare località a noi ancora sconosciute. Venerdì 24 marzo siamo partiti all’alba, abbiamo visitato San Gimignano, il castello di Monteriggioni ed il museo delle armature. Ci siamo poi rifocillati in un’azienda agricola dove ci siamo bevuti 3 bottiglie di Chianti ed abbiamo mangiato alla morte… Sabato 25 ci siamo spostati a Siena e verso sera abbiamo raggiunto Castiglion Fiorentino dove il giorno successivo sarebbe partita la mia gara. Ho ritirato il pettorale, cenato (senza esagerare sto giro!) e poi a dormire! La notte è stata un po’ movimentata… fuori ha piovuto e tirava un forte vento… e il mio Elia non è stato bene… ha vomitato… Quindi non ho dormito granchè bene e il mattino successivo non ero proprio rilassata, non sapendo come sarebbe stato Elia in mia assenza. Quando mi sono alzata per fare colazione Elia dormiva ancora… il fatto che dormisse sereno mi è sembrato un buon segnale! Concentrata e curiosa, mi sono fatta accompagnare da mio marito Michele in zona partenza, dove avevo appuntamento con Alessandro Grippo, altro membro DNL (lui era iscritto alla 14 Km +800 m). Caffè, qualche indecisione sul se e quanto integrare prima della partenza (nelle note spiego nel dettaglio)…ragionamenti a voce alta con Michele che mi ascoltava ma non si azzardava a dire nulla…(mi avesse suggerito qualcosa che poi si fosse rivelato “fallimentare”, lo avrei ammazzato! Ah ah ah! Poverino…!!!)

Foto ricordo e poi…START!!!!!

METABOLICAMENTE (VEDI SPECCHIETTO)

NOTE:

  • A colazione (ore 5.50) ho fatto 1 Unità aggiuntiva di Novorapid per contrastare la mia risposta adrenergica (oltre all’Unità aggiuntiva avendo una glicemia pari a 226).
  • In fase pre gara (ore 8.40) ho avuto parecchia incertezza se integrare oppure no. In allenamento, solitamente, con una normoglicemia integro con 2 sesamini (16 g CHO) e ½ succo di frutta (13 g CHO). Trovando una glicemia capillare pari a 120 ed una glicemia con la strisciata del sensore che mi dava 162 con trend in netto aumento, ho deciso di non bere il succo e mangiare i 2 sesamini (che non sarebbero serviti visto che dopo 15 min di gara il trend della glicemia era in netto aumento).
  • “Gara l’è Gara”… nei primi 40 minuti di gara ho viaggiato su frequenze cardiache elevate (160-180/185)… non stupiamoci quindi del fatto che la mia glicemia sia salita!!! Dopo la prima ora mi sono data una calmata e la frequenza si è mantenuta non oltre i 160 (a parte qualche breve picco).
  • Quando ho rilevato con il sensore 311 di glicemia dopo 40 minuti dalla partenza, ho corretto con 2 U di Novorapid perché volevo anche iniziare ad integrare ad intervalli regolari durante l’intera percorrenza della gara. Ore 9.40, quindi, ho fatto il bolo correttivo di insulina e dopo 10 minuti ho iniziato ad integrare. Gli “esperimenti” si fanno in allenamento ma è anche vero che in allenamento le condizioni spesso sono diverse. Non mi capita mai per esempio di andare in iperglicemia. Quindi questa gara è stata per me occasione per sperimentare per la prima volta un’aggiunta di insulina. Certo che farsi 2 U di insulina nella prima parte della gara poteva essere un po’ rischioso?! Non ho esitato. Risoluta, decisa e via! E di questo sono molto contenta. Nel mio zaino avevo tutto per qualsiasi evenienza quindi che problema c’era? Ho tenuto monitorato la glicemia (finchè ho potuto perché ad un certo punto il glucometro non funzionava dal freddo). Ma io sono rimasta serena e tranquilla, basandomi sulle mie sensazioni Ecco cosa mi è piaciuto della mia prestazione, anche questo!

(Il 311 che mi ha dato il sensore era a mio avviso un valore più basso in realtà: io l’ho interpretato come un 250. Spesso infatti ho riscontrato che la strisciata del sensore rileva glicemie più elevate rispetto a quelle capillari, in particolar modo con questo ultimo sensore applicato.)

PICCOLO INCISO RELATIVAMENTE A QUALCHE PERPLESSITA’ TALVOLTA SUL SENSORE: la domenica successiva a questo trail ho fatto un altro allenamento (35 km +1500 m). Ore 8.30 glicemia capillare 132; sensore 162 con trend in lieve calo: ho integrato e ad ore 8.50 circa sono partita. Ore 9.40 glicemia capillare 120; sensore 232 stabile…!!!!!!!! Ho considerato le glicemie capillari. Dopo qualche giorno ho tolto il sensore dal nervoso perché c’era spesso, molto, troppo spesso una grande differenza tra le glicemie capillari e quelle del sensore.

  • Mi sono fermata al ristoro al 10° e 20° Km. Al 10° Km ho fatto scorta di acqua nella borraccia e ho mangiato un paio di fette di arancia. Al ristoro del 20° Km ho bevuto un bicchiere di the leggermente zuccherato ed ho mangiato un pezzetto di banana e un pugno di uva sultanina. All’ultimo ristoro (27° Km non mi sono fermata).
  • DOPO LA GARA: non riuscivo a mangiare. Ho sciolto in acqua: R PRO ENDURANCE Pro Action (integratore alimentare a base di amminoacidi ramificati, alanina, arginina e taurina. Vitamine, minerali ed estratto di Tè Verde) + MINERAL PLUS ENDURANCE Pro Action (a base di carboidrati ed elettroliti in polvere solubile, con zucchero ed edulcorante. Bevanda isotonica con aggiunta di vitamina C).

AGONISTICAMENTE

Le mie partenze sono sempre “fantozziane”… per ogni gara ho una partenza anomala… questa volta non andava il cardio… quindi mi sono messa un attimo in disparte per bagnare ulteriormente la fascia e quando ho sentito che mancava poco allo START ho sollecitato Michele ad aiutarmi nel rivestirmi per rientrare in zona partenza ma lui… lui ridendo mi diceva che mancavano ancora diversi minuti allo start… ed ecco che mi incazzo… non faccio in tempo a rifiondarmi nella massa di gente e ad allacciarmi lo zainetto che sparano lo START!!!!!!

Subito una salita, la stradina asfaltata si restringe e si trasforma in un sentiero stretto che non lascia la possibilità di oltrepassare concorrenti che mi appaiono già in serie difficoltà respiratorie… mi rendo conto che il passo è nettamente inferiore al mio. Appena posso supero un po’ di persone, quel ritmo blando mi innervosisce e io sono in gara… non c’è tempo da perdere! Voglio recuperare! Recupero posizioni… (aumento battiti cardiaci e conseguente innalzamento poi della glicemia). Riesco a trovare il mio ritmo dopo il 7° Km circa. Ho portato con me anche i bastoncini ma non li ho usati perchè le salite hanno una pendenza che riesco a sostenere e quando sono ripide non sono molto lunghe. L’intero percorso è caratterizzato da continui saliscendi. Molte salite le cammino a passo veloce, corro nei tratti pianeggianti e nelle discese, senza esagerare per avere ancora forze nella parte finale.

Ho gareggiato su stradine sterrate, sentieri non particolarmente tecnici ma spesso interrotti da tronchi ed arbusti oppure caratterizzati da una vegetazione così fitta da ostacolare o rendere difficoltosa la corsa: soprattutto nella seconda parte del percorso in un paio di occasioni mi è venuto il dubbio di aver sbagliato sentiero perché mi sembrava strano che non fosse stato un po’ ripulito per facilitare il passaggio. Comunque anche questo ha reso questo Trail particolare! (Oltre al fango….!!!)

In discesa non sono un fenomeno: il 1° ristoro (10° Km) si trovava a conclusione di una salita, alla quale seguiva immediatamente una discesa ripida… Sono stata superata da ben 4 donne e non so quanti uomini… Quanto mi sono demoralizzata!!!!!!!! Erano tutti così veloci e disinvolti… io scendevo a una lentezza indescrivibile… ma… dopo non molti Km ho ripreso ed oltrepassato tutte 4 le donne ed anche alcuni uomini. A circa 6 Km dall’arrivo, in un’altra discesa, sono inciampata e mi sono ritrovata con la faccia in una buca di terra (all’arrivo mio figlio rideva vedendomi la bocca condita con parecchio terriccio…).

Al ristoro del 20° Km (in virtù del fatto che il Trail, se da un lato rappresenta occasione di solitudine, ascolto di se stessi, riflessione, autoconoscenza, dall’altro è condivisione e amicizia) un paio di concorrenti dal simpaticissimo accento toscano, mi abbracciano e mi immortalano in una foto ricordo e dicono ai volontari presenti “Questa qui è la N° 1: in salita non corre… ma te non riesci a prenderla dal passo che tiene! Fateci una foto con lei!”… Io apprezzo stare con me stessa in silenzio ma adoro anche stare in mezzo alla gente!

C’è stata poi “La Rossa” (una ragazza dai capelli rossi) che andava più forte di me in discesa ma sulle salite e sul piano rendevo meglio io. Abbiamo fatto diversi Km “avanti lei, poi sopraggiungevo io, poi lei avanzava…”, nella seconda parte della gara soprattutto nelle salite lei era più stanca e io ho proseguito con un buon ritmo… l’ho vista arrivare al traguardo… parecchi minuti dopo di me! Hi hi hi!

A 10 Km dall’arrivo circa il percorso della mia gara si congiungeva con il percorso della 50 Km. In questo punto incontro un ragazzo che inizia a chiacchierare, a chiedermi come sta procedendo la mia gara e mi sollecita a correre con lui gli ultimi Km. Dopo qualche parola, lo esorto a proseguire senza di me: io voglio mantenere il mio passo, leggermente più lento del suo. Però non lo mollo, cercando di non aumentare il distacco. Nelle discese lui è più veloce, quando spiana o sale lui rallenta e lo raggiungo nuovamente. Mi ha staccata gli ultimi Km. L’ho rivisto al ristoro dell’arrivo: entrambi contenti, i saluti, i complimenti, il sorriso, come ci fossimo sempre conosciuti.

Sono al 29° Km cerco di tenere un buon passo. Mi innervosisce un po’ il fatto che tra la vegetazione non riesco ancora ad intravedere il Castello dove è collocato il traguardo. Una delle ultime discese, in fondo alla quale vedo un uomo: mio papà!!!! Ussignur, mi viene il groppo in gola dall’emozione, lui mi incita, mi descrive l’ultimo pezzo della gara, sento le sue parole offuscate dalla stanchezza e dall’emozione e corro brillantemente la breve salita che segue (appena credo che il suo sguardo non mi segua più, riprendo a camminare! Ah Ah Ah!!!!) Sollecito un uomo, più stanco di me, dicendogli che ormai “il più è fatto!”. Intravedo il Castello tra gli alberi, condivido con lui il “miraggio”. Io allungo. L’ultimo tratto sembra non finire… Si vede interamente il castello, la stradina scende e poi risale verso di esso. La quinta donna è avanti a me di poco. Vedo Michele sul ciglio della strada, grido “Michele!” L’ultima salita verso il traguardo. Elia, sorridente, salta come un grillo quando mi vede, pare resuscitato dalla notte precedente e corre con me gli ultimi metri. Mia mamma poco prima di tagliare il traguardo mi scatta una foto: è la prima volta che lei è presente ad una mia gara. Negli ultimi metri non riesco più a trattenere l’emozione, la felicità, la soddisfazione. Quanta energia anche nel finale!!!

ALL’INTERMEDIO: 7^ su 19 donne. 68^ su 115 atleti (M+F)

AL TRAGUARDO: 6^ su 19 donne. 57^ su 115 atleti (M+F)

Concluso in 4 ore e 8 minuti