9 APRILE 2017 – TRAVERSATA DEI COLLI EUGANEI (TCE)
VILLA DI TEOLO (PD)
42 Km + 2000 m
“NON VOGLIO CHE SIA SEMPLICE, VOGLIO CHE NE VALGA LA PENA”
Ti ringrazio Luisa perché mi hai regalato la prima 42 Km +2000 m,
con una gestione metabolica ottima che mi ha fatta sentire bene dall’inizio alla fine.
Mi hai regalato leggerezza, serenità, forza, determinazione, paesaggi stupendi,
il calore di molte persone lungo il percorso, un tifo pazzesco in zona arrivo.
Alla fine il tutto si è tradotto in un’emozione che mi ha fatta ridere
e piangere contemporaneamente abbracciando il mio amico Andrea Verzura al traguardo.
Luisa > DM1 dal 1982
Terapia multiniettiva: Degludec (Tresiba) 15 U – Novorapid 1:20 colazione; 1:15 pranzo e cena
Ultima glicata 6.9
Il giorno della gara ho usato il sensore Freestyle Libre per il monitoraggio della glicemia.
Dopo due settimane dal Trail delle Valli Etrusche (32 Km +1400 m), domenica 9 aprile ho deciso di partecipare alla Traversata dei Colli Euganei (42 Km +2000m). Il sabato pomeriggio a bordo della mia 500 raggiungo Padova: gentilmente il mio amico Andrea mi ospita a casa sua, poco distante da Villa di Teolo. Ho sudato di più a guidare per le strade di Padova in auto che a percorrere l’intera TCE a piedi! Dopo aver ritirato il pettorale e raggiunto la casa di Andrea, giretto rapido nel centro della città. Prosecco (due è meglio che “one”) con Andrea e il suo amico Giancarlo, cena con tutta la famiglia e poi a letto.
La mattina della gara mi sento tranquilla, si preannuncia una calda giornata di sole. Andrea mi accompagna a Villa di Teolo. Sento che inizia a farsi sentire una leggera tensione, lui spara qualche battuta…che io ascolto si e anche no… comunque sorrido per fargli intendere che sono “presente”… Sulla scalinata della Chiesa, al sole, inizio a prepararmi: glicemia, integro, osservo le persone e respiro il clima “gara”. Andrea continua a chiacchierare secondo me con il proposito di distrarmi e farmi mantenere la calma. Una foto e poi ci salutiamo. Parto con il piede giusto: normoglicemia e io mi sento serena, pronta mentalmente e muscolarmente per questa traversata, con una grande curiosità di percorrere una terra nuova.
METABOLICAMENTE
Nell’introduzione ho definito la mia gestione metabolica in gara “ottima”…insomma…le glicemie non sono state eccellenti (in media 160/170 durante) ma per me nel complesso…è andata alla grande!!!!! Con il sensore Libre ho avuto una rilevazione (223 con trend in lieve aumento) che non corrispondeva alla glicemia capillare (130) ad ore 8.45 (che ho riportato in rosso nella tabella): ho interpretato il dato come un 130 che sicuramente non stava scendendo e che con probabilità si stava lievemente alzando. Per il resto la tabella e le note mi sembrano esaustive.
NOTE:
- A colazione (ore 5.00) ho fatto 1 Unità aggiuntiva di Novorapid per contrastare la mia risposta adrenergica (non ho però fatto 1 Unità aggiuntiva, avendo 176, perché nelle prime ore del mattino la glicemia ha sempre un trend in discesa).
- DOPO LA GARA: non riuscivo a mangiare. Ho sciolto in acqua: R PRO ENDURANCE Pro Action (integratore alimentare a base di amminoacidi ramificati, alanina, arginina e taurina. Vitamine, minerali ed estratto di Tè Verde) + MINERAL PLUS ENDURANCE Pro Action (a base di carboidrati ed elettroliti in polvere solubile, con zucchero ed edulcorante. Bevanda isotonica con aggiunta di vitamina C).
Ho assunto 33,5 g CHO totali riducendo il bolo (ho fatto 1 Unità anziché 2) perché dopo quasi 6 ore di gara nel pomeriggio il trend glicemico sarebbe stato sicuramente in lieve discesa. La scelta si è rivelata corretta perché nelle ore successive ho viaggiato in normoglicemia, fino ad ora di cena.
AGONISTICAMENTE
Questo era per me il primo trail con una distanza di 42 Km ed ho deciso di intraprenderlo dosando bene le mie forze per riuscire a percorrere anche gli ultimi Km in modo ottimale. Quindi senza nessuna aspettativa rispetto alla performance, prendendolo un po’ come un allenamento… Dal punto di vista paesaggistico la gara ha soddisfatto pienamente le mie aspettative: in molti mi avevano detto che ne sarei rimasta affascinata. Il percorso è stato molto vario: continui saliscendi, molte salite corribili, alcune più impegnative, sentieri o stradine sterrate, molte parti ombreggiate nel bosco, altre esposte al sole, tra gli ulivi.
Ore 8 puntuali viene dato il via. Questa volta nessuna partenza “anomala”: il cario funziona, mi sento carica e sono perfettamente consapevole cosa posso pretendere da me oggi. Via!!! Poco dopo lo start, quando si è imboccato il sentiero, un restringimento ha obbligato tutti a interrompere la corsa ed attendere che un po’ alla volta il passaggio si liberasse. Dopo questo ingorgo, ho dettato il mio ritmo ed è iniziato il divertimento. Ho mantenuto i battiti cardiaci su una media di 160 (ma senza guardare l’orologio…a sensazione! Poi ho osservato i battiti scaricando i dati dell’orologio) e questo ha consentito di mantenere una normoglicemia, integrando regolarmente con una quantità di CHO ottimale rispetto anche al mio peso corporeo.
La parte più impegnativa, dal punto di vista muscolare, come immaginavo, è stata dopo il 23° Km circa. Innanzitutto la temperatura ha contribuito ad accentuare la fatica, molte zone erano esposte al sole.
La stradina sterrata procede con una lieve salita, costeggiando un prato dove molte persone, sono appollaiate a prendere il sole e fare pic nic…io procedo…sguardo a terra e via…e qui vedo con la coda dell’occhio avanti a me un signore che mi punta ed inizia a farmi il tifo e grida “Dai che sei la decima donna!!!” Mi emoziona la sua voce e tutto l’entusiasmo che percepisco nel suo sguardo.
Mi ha stupita come mi ha incitata e quanto gli piacesse vedermi correre dopo il 30° Km di gara (in realtà ero 12esima perché una donna mi ha superata nell’ultima discesa soffiandomi il 12esimo posto… e mi sono piazzata alla fine 13esima…ma poco importa!!! Per quel signore io ero la decima donna!). Ma quanto bene mi ha fatto quello sconosciuto?!? Grazie, sconosciuto, che hai gridato per me!!!! Eri troppo gasato! Ah ah ah!!!
Dopo il 23° Km, come avevo programmato, valutando l’altimetria del percorso, ho utilizzato i bastoncini nelle salite. Infatti, oltre ai continui saliscendi, l’ultima salita soprattutto è stata più lunga rispetto alle precedenti, oltre che ripida, e ad essa è seguita una discesa tosta che conduceva all’arrivo. Sono molto soddisfatta di come ho affrontato anche l’ultima salita: senza esagerare ma senza soste e con buone sensazioni nel complesso (a parte qualche accenno di crampo al quadricipite sinistro), ho proseguito il mio cammino osservando invece altri partecipanti molto sofferenti, spesso costretti a fare qualche pausa. Purtroppo quando ho iniziato l’ultima discesa il crampo si è fatto più insistente. Solitamente preferisco continuare a correre rallentando, anziché fermarmi. Il dolore ad un certo punto però si è fatto più forte e mi sono fermata un istante: ho fatto passare una ragazza e sono scesa in modo cauto. In questo frangente tutti gli uomini che avevo oltrepassato nell’ultima salita hanno proseguito agilmente. Proseguendo il crampo si è attenuato.
La zona arrivo è vicina! Il sentiero ripido è terminato, sto correndo su una stradina asfaltata la cui pendenza non è da meno, vedo un ragazzo sul ciglio della strada, gli chiedo se manca tanto all’arrivo, mi risponde “250 metri!!!”…stento a credergli…corro… la strada spiana… e pochi secondi dopo intravedo il campanile della chiesa di Villa di Teolo…qualche curva…la strada non è più spoglia ma si arricchisce di volti, di voci, voci che incitano…tra loro vedo anche il mio amico Andrea che mi sorride…sento l’emozione che mi sale…una sensazione davvero difficile da descrivere a parole, che posso solo rivivere con il ricordo delle sensazioni…capisco che sono arrivata, che ce l’ho fatta! Corro gli ultimi metri e davvero un tifo così non l’ho mai sentito…l’emozione sale, sale…taglio il traguardo…mi piego sulle ginocchia incredula…sopraggiunge Andrea, lo abbraccio e rido e piango contemporaneamente dalla felicità. Sento il sudore che ha lasciato il sale sulla pelle del mio viso, saluto alcune persone con cui ho condiviso qualche tratto di gara… e rimango in silenzio ad assaporare questo bellissimo ed indimenticabile momento…
AL TRAGUARDO: 13^ su 62 donne. 161^ su 398 atleti (M+F)
Concluso in 5 ore e 47 minuti
Grazie ad Andrea che, oltre ad avermi ospitata e seguita in questa giornata, ha soprattutto condiviso con me un’emozione ed una felicità immensa. Non sono servite molte parole tra noi… tra amici ci si capisce anche solo con uno sguardo o una smorfia…
Andrea mi riaccompagna a casa sua e dopo una breve chiacchierata, carico la macchina e mi rimetto in viaggio, nella speranza di non addormentarmi sul volante.
Nella mia 500, mentre percorro la strada di rientro verso casa, mi sento sospesa… persa nel mio mondo interiore abitato dalle bellissime sensazioni che ho vissuto… e ancora riesco a commuovermi… Mi commuove ripensare all’obbiettivo raggiunto oggi e al come l’ho raggiunto, a tutti gli allenamenti fatti da sola, ai tentativi, a quanto sono consapevole rispetto a come intendo investire il mio tempo e le mie energie e per quale fine, consapevole rispetto a ciò che voglio fare, a dove voglio andare, con chi e come… ascoltando il mio sentire. E la soddisfazione, la gioia, la carica vitale è tanta PERCHE’ QUESTO E’ TUTTO MIO! Luisa “…tu portami via…consapevole che a volte basta prendere la vita così com’è…così com’è…imprevedibile…tu non ti arrendere…” (Fabrizio Moro)
Grazie a DNL, a tutti coloro che collaborano per questo progetto, in cui io credo tanto, e a Cristian sempre sul pezzo!