IRONMAN MALLORCA 2016

24 settembre 2016

mallorca2016man

IronMarelli @ IRONMAN MALLORCA
24 settembre 2016

Ancora finisher ad Ironman long distance, questa volta alle Baleari e più precisamente al porto di Alcudia, Mallorca.
La medaglia è arrivata dopo una gara difficile a causa di guasti meccanici nella frazione bike e condizioni meteo non proprio favorevoli.
Ma la testa dura di IronMarelli prevale sul buon senso, di modo che la soddisfazione alla fine è ancora più grande. 

Mercoledì 21: partiamo da Pescara in 11 persone, 5 atleti e i restanti supporters.
Ovviamente mi accompagna la mia splendida Rebecca.
Ci divicoliamo nel trasferimento tra pullman aereoporti ed improbabili pulmini con bagagli voluminosi.
Finalmente arriviamo in albergo che assomiglia di piu a un tre stalle che tre stelle. Fortunatamente l’aspetto migliore è il cibo sempre di buona qualità e abbondante. Siamo ubicati a 150mt dalla start/finish line (risulterà molto utile a fine gara).

Giovedi 22:
dopo una abbondante colazione rimontiamo le bici e facciamo una trentina di km con le stesse per verificare il corretto montaggio.
La giornata è splendida ci sono 27gradi. Approfittiamo quindi per fare una breve nuotata con la muta nel mare sul percorso della gara.
image

Restiamo alcune ore nella bellissima spiaggia e andiamo a ritirare tutto l’occorrente per la gara.
Quest’anno ho accesso alla categoria awa bronze il che mi fa usufruire di alcuni privilegi quali rastrelliera dedicata in fondo alla zona cambio per il deposito bici,sacche per il cambio bike e run prima di tutte le altre e accesso alla zona cambio senza attendere code. Tutto questo per merito dei punti acquisiti nelle stagioni precedenti. La sera dopo cena installo il sensore della freestyle per la misurazione delle glicemie (speriamo non mi voli via come a Kalmar.

Venerdi 23: la giornata precedente alla gara si presenta ancora a 27 gradi e al briefing / pasta party delle ore 12, a seguito della misurazione della temperatura dell’acqua che è di 25.8º, viene vietato l’utilizzo della muta in gara. La cosa non mi rigschermata-2016-10-04-alle-12-33-28uarda poichè ogni tanto essere dei vecchietti ti permette di godere di alcuni vantaggi: nelle gare di ironman l’utilizzo della muta per gli over 50 è sempre facoltativo.
Qualcun altro rimarrà irrimediabilmente spaventato da questa notizia.
Nel tardo pomeriggio dopo aver preparato come sempre meticolosamente tutto ciò che mi servirà per la gara, porto le sacche e la bici in zona cambio.
Ho ben chiare le strategie di approccio alla gara e degli approvigionamenti alimentari che mi serviranno in tutte le fasi: un gel con 48 cho nella t1, un piccolo panino integrale da 50gr con bresaola e noci da mangiare ogni 25km -50 min nella frazione bike (unitamente ad acqua e meno di una borraccia di sali) e 5 altri gel da 48cho che utilizzerò nella maratona all’incirca ogni 8km.
Qua e là nei ristori mi concederò qualche sorso di cola e qualche pezzo di banana.
In questi gg le mie glicemie sono state tutto sommato nei parametri.
Alla sera faccio una cena piuttosto leggera ma bilanciata, con pochi carboidrati, proteine verdura e frutta in modo da non ritrovarmi glicemie pazze la mattina seguente. Dopo cena a nanna presto visto che la sveglia sarà alle 4:30amschermata-2016-10-04-alle-12-32-55
Sabato 24 the race day. Ho dormito bene, glicemia al risveglio 145. Faccio colazione con poco meno di 200gr di pasta con parmigiano e olio d’oliva portati da casa e due biscotti con marmellata, per un tot 6u di insulina.
Le previsioni del tempo sono cambiate si prevede pioggia e vento a partire dalle ore 10 e l’utilizzo della muta viene consentito a tutti gli atleti.
Ritorno in zona cambio a sistemare le provviste e a completare la preparazione definitiva della bici.
Metto quindi anche le siringhe con basale e rapida sul manubrio (alle ore 9 ridurrò la basale del 50%).
Nella notte ha piovuto e fortunatamente avevo protetto il contenuto delle sacche con doppia busta di plastica all’interno.
Poi torno in albergo per preparami e rapidamente giungiamo in spiaggia; la partenza è prevista per gli elite alle ore 7:30 e successivamente gli age group suddivisi in 4 griglie suddivise in base al tempo previsto per la frazione nuoto.
Provo la glicemia prima di entrare il griglia trovando 182 quindi infilo un gel sotto la muta  e mi inserisco nella griglia che prevede un tempo tra 1h10′ e 1h20′.
Il percorso è semplice ed è composto da un primo giro di 2500 mt ed un secondo di 1300 dopo il giro di boa sulla spiaggia, il mare è piatto e meraviglioso, gli atleti 2300 ed il pubblico numeroso.
Parto tenendomi come sempre fuori dalla “tonnara” e seguo la mia linea il che mi farà fare 100 mt in più ma mi evita di prendere e dare botte, cerco di nuotare scivolando il più possibile e questo paga in termini di tempo e consumo energetico.
Esco dall’acqua in 1.08 (tempone) e raggiungo la zona cambio che dista 200 metri dove mi cambio (glicemia 152) mangio un gel 48g carboidrati e parto in bici.
L’asfalto è umido ma ottimo, il percorso è nei primi chilometri un rettileneo e posso spingere subito un buon rapporto attorno ai 40 km/h con 80/90 rpm nei primi 60 km è praticamente impossibile non stare in scia per la quantità di atleti ma è un vantaggio per tutti.
Con il glucometro a sensore posso misurare la glicemia spesso e mi tengo sempre con valori accettabili intervenendo via via alimentandomi o facendo per esempio 2 unità quando mi ritrovo a 280 prima dello spuntino previsto.
Tutto è perfetto con ottime medie senza darci dentro al 100% fino al chiloschermata-2016-10-04-alle-12-32-08metro 80 quando entrando in un paesello c’è un’improvvisa curva a destra con rampa al 20% non segnalata. Io arrivo a 50 allora con rapporto da velocità e per non cadere sono costretto a cambiare i rapporti in modo secco e violento.
Risultato 2 pignoni si staccano ed altri 2 perdono alcuni denti con conseguente caduta della catena.
Penso che la gara sia finita, provo a rimettere la catena su ció che è rimasto della cassetta pignoni e capisco che i rapporti più bassi funzionano (dal 17 all’ 11) e posso perlomeno arrivare al giro di boa al km 90 dove potró mio malgrado fermarmi, penso  di non poter affrontare la salita al km 105 di 15 km con questi rapporti.
Ritornato al Porto di Alcudia trovo un mare di folla tra i quali i miei amici e mia figlia Rebecca che urla come una pazza, il tempo dei primi 90 km è 2 ore e 31 minuti (ottimo), le gambe ci sono e non ce la faccio ad abbandonare, sarà quel che sarà  ma ci devo provare !!! Successivamente arrivo ai piedi della salita dove trovo un cartello che indica la lunghezza della stessa (7,5 km) e la pendenza media (6%), salgo mediamente a 12 km all’ora ma con il 17 non posso essere agile e sento di utilizzare molto i quadricipiti, anche se avessi il 25 non è che potrei andare molto più veloce ma le mie gambe si conserverebbero sicuramente di più. L
a salita non finisce più, al 9º km chiedo se manca tanto e mi rispondono 5 km, inschermata-2016-10-04-alle-12-32-32fatti poco dopo anche se sembra che scollini in verità  riparte la pendenza con in più un piacevolissimo nubifragio con grandine annessa, fortunatamente non fa freddo ed ho pure la mantellina per affrontare la discesa e via, oramai siamo in ballo, balliamo.
In discesa anche la corona grande (52) non entra più ma anche nei successivi falsopiani che riportano alla zona cambio trovo parecchio vento contro e non potrei comunque spingere rapporti particolarmente veloci.
Inoltre dopo la faticaccia in salita ho bisogno di recuperare agilità nelle gambe perció tutto sommato va bene il 36: chiudo la frazione i 5 ore e 49 minuti e sono ancora primo tra i miei compagni di squadra, la pioggia non molla e non mi dispiace rispetto magari a sole e 27º come era previsto qualche giorno prima.
Il controllo delle glicemie è frequente e nella norma. Parto nella corsa e capisco subito che le mie gambe risentono dello sforzo muscolare fatto in bici infatti non riesco a correre con costanza, a qualsiasi ritmo cerco di correre non reggo più di 3/4 km: capisco quindi che ormai l’unico obbiettivo è prendermi la medaglia di finisher e senza pensare più a medie da tenere o tempi da ottenere corro e cammino negli interminabili 5 giri della maratona che non finiscono mai.
Preso l’ultimo braccialetto decido di correre fino in fondo ricercando tutte le energie possibili perchè non vedo l’ora di arrivare.
Dopo 12 ore e 7 minuti finalmente taglio il traguardo stremato ma contento.
Con il senno di poi capisco di aver portato a termine una gara molto difficile ( considerate il primo ha impiegato 8,26 ore contro le 7.55 / 8.00 delle solite gare su questa distanza) per difficoltà del percorso, guai ed imprevisti.
Spesso mentre percorrevo la maratona ed ero in difficoltà pensavo ” nulla in confronto a ció che ha fatto Issimo “: questo mi dava energia oltre al pensiero di avere Rebecca che è rimasta 12 ore sotto l’acqua a tifare il suo papà a squarciagola e che mi aspettava al traguardo.
Insomma un’altra Marellata è compiuta sempre a testa alta e con la convinzione che tutto sia possibile basta volerlo.
Ho consumato 6599 calorie ed ho perso 4 kg direi che gli ho dato dentro !!!
Adesso dopo un’altra meravigliosa stagione di sport mi riposo lavorando … 
Domenica 25: La mattina dopo le mie glicemie sono alte e lo resteranno per buona parte della giornata.
#PISTOLOTTO … Titolo: Polvere di Stelle (ndr) E’ il giorno del rientro, durante la colazione ricevo i complimenti dal signor Luca Vanni (per chi non lo conoscesse è una star mediatica dello sport e diabete premiato con me al galà del triathlon) che durante i giorni precedenti fingeva di non vedermi non so’ perchè e che si è dato malato la mattina prima della gara, quindi non ci ha nemmeno provato, e la sera al mio rientro in albergo quando l’ho visto sembrava “Gion” Travolta.
Se il punto di riferimento di sport e diabete deve essere uno che si prende sponsorizzazioni e non ci prova nemmeno …

VISIBILI E IRRICONOSCIBILI … godersi la vita e lo sport con il diabete che ci accompagna.
Se vogliamo, lo sappiamo come restare senza benzina, facciamo i conti e amen.
Alla prossima !!!
Adoro DNL.

ANTEPRIMA IRONMAN MALLORCA

schermata-2016-09-12-alle-11-22-16Ready to go!
Mancano ormai solo 2 settimane al via di Ironman Mallorca, gli allenamenti sono praticamente conclusi  e devo dire che la scelta di partecipare ad un Ironman full (3.8+180+42) che si svolge il 24 settembre comporta un prolungato grande impegno fisico ma soprattutto mentale considerando che la prima gara di triathlon l’ho fatta il 27 marzo.  Va da sè che in futuro eventualmente opteró per date non così in fondo alla stagione per un Ironman. Mi sono preparato a grandi linee come l’anno scorso vs Kalmar suddividendo gli allenamenti in 3 settimane di carico ed 1 di scarico aumentando le distanze in modo progressivo: nel nuoto sempre almeno 10 km ogni settimana alternando lavori di tecnica in piscina a lunghe nuotate in mare. In bicicletta 3 o 4 uscite alla settimana comprendenti un allenamento lungo di almeno 180 km, nella corsa  anche qui 3/4 allenamenti con 50/60 km percorsi per lo più ad andatura lenta ( a Mallorca sarà probabile molto caldo e l’obiettivo run è solo correre più km possibili), l’allenamento più lungo di corsa è stato di 28 km filati oppure 32 suddivisi in 19 al mattino e 13 la sera. Non ho voluto mettere sotto stress articolazioni, tendini,ecc. visto la quantità di gare svolte dall’inizio dell’anno tra triathlon, corsa e bici.
Ho acquisito una buona esperienza per quanto riguarda l’aspetto dietetico per cui non mi sono mai trovato in difficoltà con gli alimenti da utilizzare e con le glicemie, a volte sono partito per le gare svolte o gli allenamenti con valori nella norma a volte meno ma comunque non mi hanno mai preoccupato anche perchè quando partivo alto sono sempre rientrate a breve nei ranghi.
Penso quindi di poter fare ancora una buona gara non di certo con il tempo di Kalmar visto la salita che dovró affrontare in bici ed il caldo nella corsa ma consapevole di poter dare un morso alla medaglia di Finisher anche questa volta !!