Una mini-rappresentativa DNL era presente all’edizione 2016 di Run for Science
Qui di seguito i report di Luisa, Alberto e Valeria.
[work in progress …. ci stiamo lavorando]
RUN FOR SCIENCE > report by LUISA CAMPREGHER
Conclusa la BVG RUN (25 Km + 950 m – 09 aprile) e visto il buon esito della gara, inizio a pensare al prossimo obiettivo, ad un altro Trail… ma ecco che una telefonata scombina i miei piani! Mi chiama il Centro Antidiabetico di Trento, chiedendomi se il 24 aprile sono disponibile per correre una mezza maratona a favore della ricerca. Mi viene spiegato che la manifestazione è organizzata da Scienze Motorie dell’Università di Verona per il progetto di ricerca “Modificazione strutturale e funzionale ed affaticamento nella corsa di lunga durata”. All’interno della stessa collabora anche l’Unità Operativa di Diabetologia di Verona per effettuare delle analisi prima, durante e dopo l’attività sportiva in pazienti con Diabete Tipo 1 e 2. La parola ricerca mi accende subito l’entusiasmo! “Ma certo che ci sarò!” Come ci si può sottrarre alla ricerca?! C’è qualcuno che si interroga, che non si accontenta di ciò che è già noto, che vuole andare oltre… ben venga! E che ognuno faccia la sua parte (Campregher compresa!) Finita la telefonata do uno sguardo al calendario e subito penso che “ci sarà da ridere” nel senso che nell’intento di dedicarmi a qualche Trail (7 Maggio e 4 Giugno)… mi sono inserita anche una mezza maratona… il che scombina il tipo di allenamenti che avevo previsto. Chissenefrega!!! Tempestivamente mi chiama la ricercatrice di Scienze Motorie che sta collaborando a stretto contatto con la Diabetologia per darmi informazioni più dettagliate circa il progetto e cosa mi aspetterà. Mi sono stati inviati via mail dei moduli da compilare ed il giovedì prima della mezza maratona sono scesa a Verona per applicare il sensore della glicemia. In questa occasione ho conosciuto le ricercatrici che operano presso la Diabetologia e Fabio, l’infermiere che mi ha applicato il sensore. Conoscere nuove realtà e vedere cosa si sta facendo anche fuori dal proprio territorio di appartenenza nonché conoscere persone nuove mi ha fatto molto piacere!
METABOLICAMENTE
Il giorno della gara ci è stato chiesto di arrivare a Verona alle ore 7.00, a digiuno. Prelievo venoso, glicemia, insulina e colazione.
- Ore 7.00: glicemia 260… (tacan ben…!) 4 unità di Novorapid; 1 panino (40 g CHO) e ½ bicchiere di latte
- START – Ore 9.30: glicemia 167 (il sensore indica glicemia stabile)
Non ho avuto la scarica di adrenalina in pre partenza; ho corso “senza spingere”. (Lo specifico perché in altre gare in cui ho avuto invece scarica di adrenalina in fase partenza e in cui ho corso accelerando molto i battiti, la glicemia saliva esponenzialmente, cosa che non è accaduta in questa occasione).
- Dopo 7 Km il sensore indica glicemia stabile 160; mangio 1 caramella (6.5 g CHO)
- Dopo 14 Km il sensore indica glicemia 130 con freccia obliqua verso il basso; mangio 1 caramella (6.5 g CHO)
- ARRIVO (tempo gara 1 ora e 51 minuti): il sensore mi indica glicemia 122; glicemia capillare 170.
Ripetiamo il prelievo venoso.
- Ore 13.30: 193 glicemia; riduco il bolo di 1 unità (faccio 3 unità di Novorapid); mangio 1 panino al prosciutto (40 g CHO) e una banana (15 g CHO)
Ore 15.30 ripetiamo il prelievo venoso.
- Pomeriggio: NORMOGLICEMIA
- Ore 19.00: glicemia 154; 5 unità di Novorapid; 1 hg di pasta, speck, insalata e 1 kiwi (88 g CHO)
- Ore 21.00: glicemia 112.
AGONISTICAMENTE
Non ero allenata per fare tempi sulla mezza, essendomi dedicata negli ultimi mesi alla corsa in montagna.
Come ho già detto ho corso senza chiedere troppo: i primi 10 Km tranquilli, poi ho cercato di andare in leggera progressione ma senza esagerare, volendo riprendere la corsa in montagna e volendo partecipare alla Tenno Trail Experience il 7 maggio. Sono stata comunque contenta di aver concluso in 1 ora e 51 e soprattutto di non aver risentito di nessun doloretto il giorno seguente.
CONVIVIALMENTE
La proposta di questa mezza maratona è arrivata un po’ all’improvviso e nella fretta non ho pensato che qualche altro collega DNL potesse essere stato reclutato… effetto sorpresa quando sono andata a Verona per applicare il sensore ho scoperto con grande piacere che anche Alberto e Valeria avrebbero partecipato! Con loro ero stata al Camp DNL in Abruzzo a Marzo, all’interno del quale ci eravamo cimentati nei test per monitorare glicemia e lattato sotto sforzo, con la collaborazione del Marthon Center di Brescia. La ricerca continua…
Domenica 24 sono scesa a Verona con un paio di amici di Trento (un’amica con diabete tipo 2). Il tempo di parcheggiare e subito mi trovo con Alberto e Valeria. Non mi sento granchè bene perché il giorno prima ho iniziato con le mestruazioni… ecco… ma cosa significa correre in queste condizioni???!!… mi ci sarebbero voluti 3 tampax in contemporanea per correre e terminare questa mezza!…ultimi Km: sentire il tampax che ti sta per uscire e come se non bastasse un attacco di cagotto! Tagli il traguardo, l’unica cosa che desideri è un bagno ma vieni bloccata per fare la glicemia… ti senti sbiancare… vedo Valeria che mi dice “C’è da fare il prelievo venoso!”, manco la ascolto, le mollo tutta la mia roba e finalmente mi fiondo al bagno!…è sofferenza anche questa…!
Spero di continuare a correre, spero ci siano sempre persone che proseguano in questa direzione avendo fiducia nella ricerca per migliorare lo stile di vita (e quando parlo di ricerca, personalmente non mi riferisco all’accanimento terapeutico, che è cosa ben diversa!), spero che tutto questo serva a chi già pratica sport ma soprattutto a chi trova difficoltà nel gestire diabete e sport e spesso ha un atteggiamento rinunciatario. Spero che i giovani con diabete non vivano sotto una campana di vetro la loro esistenza ma sentano il desiderio di fare ciò che piace, di ciò che da vita ed entusiasmo alle giornate, buttandosi, sperimentando su se stessi e cercando il confronto, l’unico strumento valido e arricchente che abbiamo, oltre alle terapie e alle strumentazioni esistenti.